Comunicare significa etimologicamente mettere in comune, rendere manifesto, accessibile, condivisibile.
Tecnicamente, per comunicazione si intende qualsiasi passaggio di informazione che si verifichi all'interno di un sistema relazionale, indipendentemente dal mezzo che viene usato per comunicare e dal fatto che le persone ne abbiano o no coscienza.
Nella teoria dell'informazione, la comunicazione è definita come l'utilizzazione di un codice per la trasmissione di un messaggio, tale da permettere che un emittente e un ricevente possano entrare in un rapporto.
In etologia,la comunicazione è definita come il comportamento, con finalità di adattamento, che agisce da stimolo-segnale per altri animali della stessa specie.
Secondo l'etologia, sono quindi importanti caratteristiche la specializzazione e la reciprocità dei segnali di comunicazione.
Come esempio, possioamo citare il comportamento di uno scimpanzè dominante che, per richiamare all'ordine un suo consimile, utilizza come segnale specifico uno sguardo fisso e diretto a cui l'altro risponde, in segno di sottomissione, con uno sguardo abbassato.
Da un punto di vista strumentale, nel caso degli esseri umani, la comunicazione può essere verbale e non verbale, a seconda che come strumento sia utilizzata la parola o altri mezzi, quali la postura, l'espressione del volto, l'aspetto, lo sguardo ecc..
Uno dei modelli più noti utilizzato per spiegare il processo comunicativo è quello del linguista russo Roman Jakobson, che può essere schematizzato come segue.
Il contesto è l'insieme delle circostanze che determinano la situazione in cui una o più persone si trovano a comunicare.
Tutti i comportamenti, verbali o non verbali, assumono il loro significato in rapporto a tale situazione.
L'emittente è chi dà inizio alla comunicazione.
Il ricevente è chi è posto alla fine della comunicazione.
Il messaggio è l'informazione trasmessa e prodotta secondo le regole di un determinato codice.
Il codice è un sistema di segni che, in base a determinate regole, è destinato a rappresentare e trasmettere l'informazione.
Il canale (contatto) è il mezzo fisico che rende possibile la trasmissione del messaggio, oppure il mezzo espressivo usato per trasmettere (la voce) e l'apparato sensoriale usato per ricevere (l'apparato uditivo).
Agli elementi descritti sopra possiamo poi aggiungere il concetto di rumore tratto dalla teoria dell'informazione.
Il rumore è costituito dal disturbo che può interferire con la comunicazione del messaggio, nelle sue varie fasi, e che ne impedisce o rende difficoltosa la ricezione.
Questo schema che illustra il processo comunicativo presenta un carattere lineare.
Prevede un emittente che, attraverso un dato canale, invia un messaggio, adeguatamente codificato, a un ricevente.
Il ricevente, attraverso un processo di decodifica, può intenderlo e, a sua volta, inviare una risposta all'emittente.
Ipotizziamo una situazione comunicativa che illustri i concetti sopra espressi.
Due studenti, finita la ricreazione, stanno per entrare nella classe ridendo rumorosamente, quando un loro compagno si affaccia alla porta, portando l'indice della mano destra verticalmente alla bocca e mandando un'occhiata verso la porta.
Ottiene così l'effetto desiderato: di fare cessare lo schiamazzo dei due compagni.
In questo atto comunicativo, il contesto è l'ambiente scolastico, quando la "ricreazione" è finita; l'emittente è il compagnio che si affaccia alla porta; i riceventi sono i due ragazzi che ridono rumorosamente; il messaggio è costituito dal significato dei gesti del ragazzo sulla porta: "Fate silenzio, perchè il professore è in classe"; il codice è di tipo mimico - gestuale; il canale è quello visivo; il rumore è costituito dal fatto che, essendoci ancora tanti alunni che si muovono liberamente per il corridoio, i due ragazzi potrebbero non vedere o non comprendere i segnali gestuali del compagno che tenta di comunicare con loro.
Gli studiosi della scuola di Palo Alto (fondata da Paul Watzlawick) ritengono invece che la comunicazione sia un processo di tipo circolare e ne spiegano la natura attraverso il concetto di feedback.
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